martedì, giugno 07, 2005
Annuncio Pazziato
La Pazziata è un evento scritto, diretto e interpretato da un gruppo di amici senza arte né parte. Il loro unico merito, vanto e colpa è di avere un blog, spazio virtuale in cui far confluire la propria pazzìa.
Fuori dalla Rete, il loro entuasiamo si sparpaglia senza controllo, si riversa sugli ignari passanti e prende alla sprovvista chi come voi ne vorrebbe un po’.
Li trovate a zonzo per il Castello di Beseno, dove tra urla e schiamazzi cercano di acchiapparvi e trascinarvi nel Bastione Sud. Lì daranno bella mostra di sé in un processo alla memoria. L’imputato è un improbabile Fantasma del Castello che ha perso i suoi ricordi. Riuscirà il nostro smemorato a sbarazzarsi della sua colpa e ritrovare se stesso?
La Pazziata
Castel Beseno – Bastione Sud
Domenica 12 giugno 2005
Ore 11.30 – 15.00 – 16,30
I Pazziati
Il Fantasma Fraps
Il Pittore Rillo
Il Giudice Zu
L’Avvocato Copiascolla
Il Blog Mike
Il Web Auro
Il Web Narsil
Blogger fiancheggiatori e collaboratori ufficiali della Pazziata:
Broono
Bru76
Franciskje
Masciu
Sphera
Blogger che ritroveranno parole proprie nel copione della Pazziata:
21venti
Ecate
Ethico
Ioguido
Miic
Skylark
Suonabene
Wosiris
Blog che hanno permesso di realizzare la Pazziata:
Blogrodeo
Portobeseno
Musiche:
“Rumbablu” dei Pontebragas
“Inedito” della Pizia
Varie ed eventuali che non potrete non riconoscere
Un ringraziamento speciale a Davide Ondertoller,
organizzatore di tutto l’ambaradàn.
Fuori dalla Rete, il loro entuasiamo si sparpaglia senza controllo, si riversa sugli ignari passanti e prende alla sprovvista chi come voi ne vorrebbe un po’.
Li trovate a zonzo per il Castello di Beseno, dove tra urla e schiamazzi cercano di acchiapparvi e trascinarvi nel Bastione Sud. Lì daranno bella mostra di sé in un processo alla memoria. L’imputato è un improbabile Fantasma del Castello che ha perso i suoi ricordi. Riuscirà il nostro smemorato a sbarazzarsi della sua colpa e ritrovare se stesso?
La Pazziata
Castel Beseno – Bastione Sud
Domenica 12 giugno 2005
Ore 11.30 – 15.00 – 16,30
I Pazziati
Il Fantasma Fraps
Il Pittore Rillo
Il Giudice Zu
L’Avvocato Copiascolla
Il Blog Mike
Il Web Auro
Il Web Narsil
Blogger fiancheggiatori e collaboratori ufficiali della Pazziata:
Broono
Bru76
Franciskje
Masciu
Sphera
Blogger che ritroveranno parole proprie nel copione della Pazziata:
21venti
Ecate
Ethico
Ioguido
Miic
Skylark
Suonabene
Wosiris
Blog che hanno permesso di realizzare la Pazziata:
Blogrodeo
Portobeseno
Musiche:
“Rumbablu” dei Pontebragas
“Inedito” della Pizia
Varie ed eventuali che non potrete non riconoscere
Un ringraziamento speciale a Davide Ondertoller,
organizzatore di tutto l’ambaradàn.
lunedì, giugno 06, 2005
"Vado vacuo errando fra queste pietre di mura e più non m’arricordo cosa è stato quel che la gente dice che sono" (mike)
Guardo troppo la tv. Non mi fa bene. Soprattutto in primavera.
La scorsa notte ho parlato con “l’Uomo del Monte”.
Era turbato.
Per via del Panama.
Già. Perché non si possono selezionare le ananas migliori se non si indossa un Panama.
L’uomo del monte mi si è presentato minaccioso e abbronzato, armato di coltellino svizzero.
Aveva saputo della Pazziata.
Il mio primo timore fu che il vecchio si fosse convinto che uno dei bimbi sperduti si fosse appropriato del suo panama in maniera fraudolenta.
Lì per lì mi venne da sorridere.
Capii che la cosa si faceva seria quando Pedro, licenziato dagli spot “Esta The” per aver smarrito il Poncho, si presentò in lacrime al capezzale del vecchio.
Era dai tempi di Miguel e Carmencita che tali disdicevoli eventi non si verificavano, ma allora, mi dissero, si era all’epoca del Carosello e bastava un omino coi baffi con fare da sceriffo a riportare tutto alla normalità.
L’uomo del monte invece era a pezzi. Come la sua frutta migliore.
- Un panama nuovo costa euro sedicienovanta.- dissi – non mi sembra una cifra spropositata.
- ai miei tempi – replicò - un panama veniva via con lire ottomilasettecento.
- Del vecchio conio?
- Fanculo!
Capii che l’uomo del monte non era in vena di scherzi.
- Ma non è per il licenziamento che ti ho cercato.
- No?
- No, sono in pensione da anni. Ho comprato una zup.. ehm.. un casale nella Valle degli Orti e mi sono ritirato a vita privata.
- Complimenti, chissà che pisellini a primavera!
- Piantala adesso!
- Se lo dice lei…
- Insomma – mi confidò – il problema non è il copricapo. Il problema è mio nipote.
- Suo nipote?
- Sì!
- Quello della passeggiata sulla collina?
- Sì! Sì!
- Quel frugoletto così a modo?
- Si! Sì! Sì!
(nessuno aveva mai spiegato all’uomo del monte che annuire, alle volte, è sufficiente)
- Si era iscritto ad agraria. – confessò non senza una punta d’orgoglio - Era il primo del corso sull’uso estensivo degli OGM.
- Congratulazioni!
- Aspetti a dirlo! Ha dato fuoco al mio panama e al completo di ordinanza ed è fuggito con la psicologa del Bacardi breezer.
Sapevo tutto di quella rocambolesca fuga, ma non osai rivelarlo al povero vecchio..
Si dice,infatti, che il giovane ribelle abbia definitivamente abbandonato le orme del congiunto per dedicarsi al mondo dell’hard .
L’ultima volta il ragazzo è stato visto scorrazzare allegramente nell’oasi ginecologica Plasmon con un castello in testa e un panama poggiato sul... ehm... cuore.
La scorsa notte ho parlato con “l’Uomo del Monte”.
Era turbato.
Per via del Panama.
Già. Perché non si possono selezionare le ananas migliori se non si indossa un Panama.
L’uomo del monte mi si è presentato minaccioso e abbronzato, armato di coltellino svizzero.
Aveva saputo della Pazziata.
Il mio primo timore fu che il vecchio si fosse convinto che uno dei bimbi sperduti si fosse appropriato del suo panama in maniera fraudolenta.
Lì per lì mi venne da sorridere.
Capii che la cosa si faceva seria quando Pedro, licenziato dagli spot “Esta The” per aver smarrito il Poncho, si presentò in lacrime al capezzale del vecchio.
Era dai tempi di Miguel e Carmencita che tali disdicevoli eventi non si verificavano, ma allora, mi dissero, si era all’epoca del Carosello e bastava un omino coi baffi con fare da sceriffo a riportare tutto alla normalità.
L’uomo del monte invece era a pezzi. Come la sua frutta migliore.
- Un panama nuovo costa euro sedicienovanta.- dissi – non mi sembra una cifra spropositata.
- ai miei tempi – replicò - un panama veniva via con lire ottomilasettecento.
- Del vecchio conio?
- Fanculo!
Capii che l’uomo del monte non era in vena di scherzi.
- Ma non è per il licenziamento che ti ho cercato.
- No?
- No, sono in pensione da anni. Ho comprato una zup.. ehm.. un casale nella Valle degli Orti e mi sono ritirato a vita privata.
- Complimenti, chissà che pisellini a primavera!
- Piantala adesso!
- Se lo dice lei…
- Insomma – mi confidò – il problema non è il copricapo. Il problema è mio nipote.
- Suo nipote?
- Sì!
- Quello della passeggiata sulla collina?
- Sì! Sì!
- Quel frugoletto così a modo?
- Si! Sì! Sì!
(nessuno aveva mai spiegato all’uomo del monte che annuire, alle volte, è sufficiente)
- Si era iscritto ad agraria. – confessò non senza una punta d’orgoglio - Era il primo del corso sull’uso estensivo degli OGM.
- Congratulazioni!
- Aspetti a dirlo! Ha dato fuoco al mio panama e al completo di ordinanza ed è fuggito con la psicologa del Bacardi breezer.
Sapevo tutto di quella rocambolesca fuga, ma non osai rivelarlo al povero vecchio..
Si dice,infatti, che il giovane ribelle abbia definitivamente abbandonato le orme del congiunto per dedicarsi al mondo dell’hard .
L’ultima volta il ragazzo è stato visto scorrazzare allegramente nell’oasi ginecologica Plasmon con un castello in testa e un panama poggiato sul... ehm... cuore.