venerdì, aprile 30, 2004
Il cane Arno: l’anticonformista.
Non so se esiste un imprinting nei cani che non si limiti al riconoscimento dei genitori.
Ignoro quanto tempo possa durare questa fase in cui un animale costruisce il suo universo di certezze incontrovertibili.
Quando il cane Arno mi venne recapitato avevo poco meno di dieci anni.
Mio fratello, “lo Smargiasso”, ne aveva quasi otto.
Aspettavamo un Setter, un retriever Inglese.
I bambini hanno una fantasia piuttosto fervida, ma sul Setter Inglese non si discute.
Il setter Inglese è bianco con le chiazze. Il colore delle chiazze, quello, sceglietevelo voi.
Il padre di Arno, Set, era bianco a chiazze marroni, bianca a chiazze marroni sua madre, bianco a chiazze marroni suo nonno e così noi immaginammo il cucciolo, discendente diretto di cotanta chiazzata genealogia.
Il batuffolo che rotolò fuori dalla gabbietta era, invece, di un marrone dorato con qualche chiazza bianca qua e là.
Al momento non ci si fece troppo caso, intenti com’eravamo ad osservarlo in ogni sua mossa e smaniosi di dargli la migliore educazione possibile.
Il cane Arno invece, in barba a tutte le nostre premure, ebbe un’adolescenza anarchica e sregolata, fatta di giochi pericolosi come “agguantailpollo”e “rotoladallescale”.
Fu in quel periodo che “lo Smargiasso” cominciò a intuire che nel colore di quell’animale c’era qualcosa di strano.
Il Pedigree dei genitori non si prestava a dubbi o incertezze.
Il cane Arno era un setter.
Ma lo Smargiasso, un giorno in cui si era soffermato ad analizzare ogni possibilità, contravvenendo alla sua banditesca predisposizione alla noncuranza, mi prese in disparte e mi espose le sue preoccupazioni:
- quello lì, non è mica normale – mi disse preoccupato – non mi convince.
- Parli di Arno, il nostro Arno? Perché mai non sarebbe normale?
- Io non so se te ne sei accorto, ma…
- Cosa?
- Lui crede di essere un bambino.
- Un bambino? Ti è caduta una pigna in testa?
- Scemo. Non scherzo. E non farti sentire. Lui se ne accorge se ci preoccupiamo.
- Ti è caduta una pigna in testa.
- Finiscila. Possibile che tu non ti sia accorto di nulla? Non lo vedi che è diverso dagli altri cani? Il nostro è tutto marrone.
I setter non sono così. Lui è diverso.
- Ma è solo il colore! Non significa che sia diverso. Non lo vedi? E’ un cane. E poi..
E poi non è tutto marrone. Qualche chiazza bianca ce l’ha…
- Certo che ha delle chiazze bianche. Ma tu non capisci! E’ un anticonformista.
- Un anticonfor…che?
- Un anticonformista, me lo hanno detto a scuola.
Mi hanno detto che lo sono anch’io.
E’ uno che non rispetta le regole, che non si adegua ai valori della comunità nella quale vive.
La maestra ha detto così, credo..
- E’ un difetto..
- E’ quello che mi hanno detto. Ma io credo di no. Non sempre. Se le si rispetta sempre le regole, come possiamo pensare di cambiarle?
Seguirono almeno un paio di minuti di silenzio. Lo Smargiasso, certe verità, le snocciolava così, con naturalezza, senza pensare; io però mi ci soffermavo a lungo su quelle esternazioni. Mi arrivavano improvvise, come stilettate, tanto che non potevo evitarle, dovevo rifletterci.
Pensai per giorni al nostro discorso e al fatto che le maestre dello Smargiasso non fossero in grado di comprendere appieno quale fonte inesauribile di energie mentali fosse mio fratello.
A volte, conclusi, la creatività è una forma di intelligenza decisamente incompresa.
E lo Smargiasso era un creativo, almeno fino a prova contraria…
...
...
Non so se esiste un imprinting nei cani che non si limiti al riconoscimento dei genitori.
Ignoro quanto tempo possa durare questa fase in cui un animale costruisce il suo universo di certezze incontrovertibili.
Quando il cane Arno mi venne recapitato avevo poco meno di dieci anni.
Mio fratello, “lo Smargiasso”, ne aveva quasi otto.
Aspettavamo un Setter, un retriever Inglese.
I bambini hanno una fantasia piuttosto fervida, ma sul Setter Inglese non si discute.
Il setter Inglese è bianco con le chiazze. Il colore delle chiazze, quello, sceglietevelo voi.
Il padre di Arno, Set, era bianco a chiazze marroni, bianca a chiazze marroni sua madre, bianco a chiazze marroni suo nonno e così noi immaginammo il cucciolo, discendente diretto di cotanta chiazzata genealogia.
Il batuffolo che rotolò fuori dalla gabbietta era, invece, di un marrone dorato con qualche chiazza bianca qua e là.
Al momento non ci si fece troppo caso, intenti com’eravamo ad osservarlo in ogni sua mossa e smaniosi di dargli la migliore educazione possibile.
Il cane Arno invece, in barba a tutte le nostre premure, ebbe un’adolescenza anarchica e sregolata, fatta di giochi pericolosi come “agguantailpollo”e “rotoladallescale”.
Fu in quel periodo che “lo Smargiasso” cominciò a intuire che nel colore di quell’animale c’era qualcosa di strano.
Il Pedigree dei genitori non si prestava a dubbi o incertezze.
Il cane Arno era un setter.
Ma lo Smargiasso, un giorno in cui si era soffermato ad analizzare ogni possibilità, contravvenendo alla sua banditesca predisposizione alla noncuranza, mi prese in disparte e mi espose le sue preoccupazioni:
- quello lì, non è mica normale – mi disse preoccupato – non mi convince.
- Parli di Arno, il nostro Arno? Perché mai non sarebbe normale?
- Io non so se te ne sei accorto, ma…
- Cosa?
- Lui crede di essere un bambino.
- Un bambino? Ti è caduta una pigna in testa?
- Scemo. Non scherzo. E non farti sentire. Lui se ne accorge se ci preoccupiamo.
- Ti è caduta una pigna in testa.
- Finiscila. Possibile che tu non ti sia accorto di nulla? Non lo vedi che è diverso dagli altri cani? Il nostro è tutto marrone.
I setter non sono così. Lui è diverso.
- Ma è solo il colore! Non significa che sia diverso. Non lo vedi? E’ un cane. E poi..
E poi non è tutto marrone. Qualche chiazza bianca ce l’ha…
- Certo che ha delle chiazze bianche. Ma tu non capisci! E’ un anticonformista.
- Un anticonfor…che?
- Un anticonformista, me lo hanno detto a scuola.
Mi hanno detto che lo sono anch’io.
E’ uno che non rispetta le regole, che non si adegua ai valori della comunità nella quale vive.
La maestra ha detto così, credo..
- E’ un difetto..
- E’ quello che mi hanno detto. Ma io credo di no. Non sempre. Se le si rispetta sempre le regole, come possiamo pensare di cambiarle?
Seguirono almeno un paio di minuti di silenzio. Lo Smargiasso, certe verità, le snocciolava così, con naturalezza, senza pensare; io però mi ci soffermavo a lungo su quelle esternazioni. Mi arrivavano improvvise, come stilettate, tanto che non potevo evitarle, dovevo rifletterci.
Pensai per giorni al nostro discorso e al fatto che le maestre dello Smargiasso non fossero in grado di comprendere appieno quale fonte inesauribile di energie mentali fosse mio fratello.
A volte, conclusi, la creatività è una forma di intelligenza decisamente incompresa.
E lo Smargiasso era un creativo, almeno fino a prova contraria…
...
...
lunedì, aprile 26, 2004
Aggirarsi furtivamente in un centro commerciale con un cartellino di riconoscimento (non importa di quale azienda) appeso al collo è decisamente gratificante.
In un’ora ho raccolto:
- 3 richieste di informazioni
- 1 segnalazione
- 1 richiesta di finanziamento “a tasso 0”
- 8 sorrisi compiaciuti
- 1 richiesta di risarcimento
- 3 ringraziamenti
- 2 lamentele (per via del finanziamento non erogato e del risarcimento negato)
P.S.1: Le bottiglie di polpa di pomodoro in promozione sono poste troppo in alto per le clienti al di sotto del metro e sessanta (magari qualcuno può farci qualcosa).
P.S.2: Qualora si fosse realmente intenzionati a fare acquisti sarebbe preferibile disfarsi del fuorviante ammennicolo.
In un’ora ho raccolto:
- 3 richieste di informazioni
- 1 segnalazione
- 1 richiesta di finanziamento “a tasso 0”
- 8 sorrisi compiaciuti
- 1 richiesta di risarcimento
- 3 ringraziamenti
- 2 lamentele (per via del finanziamento non erogato e del risarcimento negato)
P.S.1: Le bottiglie di polpa di pomodoro in promozione sono poste troppo in alto per le clienti al di sotto del metro e sessanta (magari qualcuno può farci qualcosa).
P.S.2: Qualora si fosse realmente intenzionati a fare acquisti sarebbe preferibile disfarsi del fuorviante ammennicolo.
domenica, aprile 25, 2004
Lo ammetto: non sono arrivato in fondo neanch'io.
Ma nella preghiera dell'ENTP mi riconosco anche da ateo!
"Signore, aiutami, almeno per oggi, a seguire le procedure stabilite.
Pensandoci meglio, aspetterò un attimo."
Ma nella preghiera dell'ENTP mi riconosco anche da ateo!
"Signore, aiutami, almeno per oggi, a seguire le procedure stabilite.
Pensandoci meglio, aspetterò un attimo."
Gli inventori
La lettura di Serendip mi conduce dritto dritto a questo test.
Dato che all'insistente richiesta - descriviti meglio, Fraps!- non so dare risposta, allego il risultato:
Extraverted iNtuitive Thinking Perceiving
Versione 2.1 del 1 Maggio 2001
"Intelligente" è forse la parola che meglio descrive un ENTP. Il professore che manipola una mezza dozzina d'idee per articoli scientifici e richieste di finanziamento mentre tiene una lezione appassionante su un argomento astruso è il classico esempio di questo carattere. Così il cabarettista le cui satire non sono solo divertenti, ma anche acutamente precise.
A causa dell'intuizione estroversa che domina la loro personalità, il primo interesse nella vita di un ENTP è comprendere il mondo che lo circonda. E grazie alla sinergia tra intuizione e pensiero sono solitamente estremamente pronti ed accurati nell'esaminare la situazione. Tra tutti i tipi solo i cugini ENFP hanno una comprensione più profonda dell'ambiente circostante. Questa abilità di comprendere prontamente ed in profondità da' un grande vantaggio agli ENTP, che si adattano a molti ruoli. Sono bravi praticamente in qualsiasi cosa catturi il loro interesse, e pieni di risorse nel risolvere i problemi.
Gli ENTP sono di solito svelti sia di parola che di pensiero, e generalmente amano discutere --sia per il piacere di farlo, sia per mostrare le loro spesso impressionanti abilità. Tendono anche ad avere un senso dell'umorismo perverso, e a giocare a fare l'avvocato del diavolo. Possono talvolta confondere, e anche ferire involontariamente, coloro che non comprendono o non accettano le discussioni come sport. Il loro amore per il dibattito arriva spesso al punto di cambiare parte solo per alimentare la discussione. Però quando esprimono la loro interiorità, i loro principi fondamentali, possono sentirsi imbarazzati e parlare bruscamente e intensamente.
Sono interessati a tutto e amano parlare di tutto ciò che è nuovo ed inusuale anche se non fa parte del loro campo d'esperienza principale. E' come se fossero attratti da qualsiasi nuova teoria e affascinati da ogni nuovo fenomeno che non possa essere spiegato con la logica e il ragionamento, come ad esempio la telecinesi, le percezioni extrasensoriali, gli UFO. Spesso non sanno spiegare le loro idee perché vaghe e intuitive. Molte persone non comprendono pienamente i loro concetti e semplicemente ci credono o non ci credono.
Gli ENTP sono innovativi e ingegnosi nel risolvere i problemi come nell'esercizio verbale; in qualche occasione, però, riescono a superarsi in astuzia. Questo può voler dire "barare" --gli ENTP talvolta prendono scorciatoie senza riguardo per le regole, se è vantaggioso-- o semplicemente agire come giocolieri troppo ambiziosi. Sia al lavoro che a casa gli ENTP sono affezionati ai "giochi" --fisici o intellettuali, tanto più sofisticati, tanto meglio. Però tendono a stancarsene velocemente, e a cercarne di nuovi.
Gli ENTP sono fondamentalmente ottimisti, ma a dispetto di questo (o proprio a causa?) tendono a diventare estremamente scontrosi per i piccoli contrattempi e scomodità. (I contrattempi più grandi tendono ad essere visti come sfide, e affrontati con determinazione). Gli ENTP hanno poca pazienza con coloro che considerano ostinati nell'errore (wrongheaded) o poco intelligenti, e tendono a mostrarlo. Competenza è la parola chiave per un ENTP. Non accetteranno consigli e talvolta non rispetteranno coloro che non ritengono competenti. Comunque, hanno la tendenza ad una genialità estrema, quando non sono assillati dalla vita in generale.
Una grande peculiarità di questa personalità è la capacità di mobilitarsi quando situazioni estreme lo richiedono. Se qualcuno li mette sotto pressione contrattaccheranno immediatamente, spesso con una forza superiore di quella subita. Il concetto di "distruzione creativa" è un altro aspetto tipico degli ENTP. Questo è particolarmente evidente in quelle istituzioni dove è comune una forte disciplina, che mal reagiscono al "caos" che talvolta si associa a questa personalità. Comunque questo caos è interpretato dagli ENTP in modo creativo, generando riforme dalla distruzione e questo li porta spesso a diventare dei leader.
Talvolta questo tipo di personalità viene associata al comportamento "da avvocato": pronta ed accurata comprensione della situazione e obiettiva e logica azione successiva. Il loro pensiero (T, funzione ausiliaria) fa sì che le loro azioni siano basate su un insieme oggettivo di regole o leggi. Se un avvocato ENTP sta difendendo un colpevole, cercherà di trarre vantaggio da ogni cavillo o contraddizione della legge che possa aiutare il proprio cliente. E se dovesse vincere, vedrà le proprie azioni come assolutamente giuste e leali, perché sono legali. La colpevolezza del cliente non è giudicata rilevante in questo ragionamento. Eventuali eccessi in questo tipo di approccio al mondo potrebbero spingere gli altri a giudicare l'ENTP come amorale o, peggio, disonesto.
Gli ENTP che non considerano naturalmente gli aspetti personali o umani nel processo decisionale dovrebbero sforzarsi di tener conto del lato soggettivo, umano delle situazioni, perché questo è un potenziale problema per loro. Questo perché le loro abilità logico-deduttive sono sì un punto di forza, ma allo stesso tempo potrebbero isolarli dai loro sentimenti e dalle altre persone.
Nelle loro relazioni con gli altri, gli ENTP sono capaci di legarsi molto strettamente e, inizialmente, repentinamente, con i loro cari. Alcuni appaiono ingannevolmente sbrigativi; altri sono così espansivi da scioccare i colleghi che ne hanno visto solo il lato professionale. Gli ENTP sono anche bravi nel farsi degli amici divertenti e intelligenti come loro. Al di fuori di queste due aree, gli ENTP tendono ad essere poco attenti al resto dell'umanità, eccetto come pubblico, buono, cattivo o potenziale.
Gli ENTP hanno difficoltà nel comprendere i confini delle relazioni tra le persone e in particolare nel capire la vera disposizione d'animo degli altri verso di loro. Dopo che hanno intuitivamente capito una persona tendono a perdere interesse se non sanno cosa fare dopo. Questo spesso causa risentimento negli altri. Hanno anche difficoltà nell'individuare i loro nemici e nel mantenere relazioni stabili con le persone che non conoscono bene. Inoltre talvolta mostrano mancanza di tatto al punto da mettere in pericolo e perfino distruggere relazioni armoniose.
Gli ENTP hanno la necessità di avere aree di esperienza/eccellenza/unicità nelle quali sentire che non sono secondi a nessuno. (ad esempio, proprio questa sera il mio vicino in convalescenza da una malattia ha ricevuto una chiamata da un amico ENTP che gli ha offerto la sua ricetta speciale per il tè. Le istruzioni richiedevano solo i migliori ingredienti, una marca particolare di succo di frutta, tè sagomato a forma di sfera --non uno di quegli orridi sacchetti di tè-- che naturalmente avrebbe fatto il miglior tè possibile, di cui lui beve 180 litri ogni inverno!).
Da tenere d'occhio la grande paura di sembrare stupidi o incompetenti e la difficoltà ad accettare procedure operative standard (per loro sinonimo di "troppo rigide") poiché odiano dover seguire esattamente regole o politiche predefinite.
Punti di forza
Entusiasti, ottimisti, solitamente benvoluti da tutti
Possono essere veramente affascinanti
Capacità comunicative eccellenti
Estremamente interessati ad auto-migliorarsi e a far crescere le loro relazioni
Calmi e adattabili, solitamente è facile andare d'accordo con loro
Persone d'idee, sempre al lavoro su qualche nuova idea o progetto
Bravi nel fare i soldi, anche se non sempre nel gestirli dopo
Prendono i loro impegni e relazioni molto seriamente
Capaci di continuare nella loro vita anche dopo la rottura di una relazione importante
Punti di debolezza
Sempre eccitati da qualsiasi cosa sia nuova, potrebbero cambiare partner frequentemente
Tendenza a non portare fino in fondo i loro progetti o idee
Il loro amore per il dibattito potrebbe portarli a litigare
Amano il rischio e spendere, spesso non molto bravi nel gestire il denaro
Sebbene prendano molto seriamente le loro relazioni, potrebbero trascurare quelle che non offrono possibilità di crescita
Amicizia
Gli ENTP possono andare d'accordo con praticamente tutti i tipi di persone. Capiscono intuitivamente cosa li muove, sebbene spesso non abbiano la volontà di simpatizzare con chi vede le cose troppo diversamente da loro. Sono flessibili e tolleranti e gli piace veramente interagire con gli altri.
Malgrado questa capacità di andare d'accordo con tutti, di solito gli ENTP si circonderanno di persone intelligenti, capaci e orientate alle idee. Amano moltissimo impegnarsi in un bel dibattito con qualcuno che sappia reggere il suo capo della conversazione. Questo gli stimola e gli infonde energia perché sono molto competitivi e amano discutere teorie.
Qualche volta potrebbero lasciarsi prendere la mano e prendere l'abitudine a primeggiare e se non controllata questa abitudine potrebbe causare problemi con gli amici e le altre strette relazioni.
Amore
Un ENTP si innamora quando trova qualcuno che "calza", che combacia bene con lui, ed è spesso sufficiente il primo appuntamento per capire se c'è qualche reale potenzialità. Di solito non amano impegnarsi finché non trovano la "persona giusta" e quindi non vorranno mettere su famiglia troppo presto.
Gli obiettivi degli ENTP nelle loro relazioni intime sono fondamentalmente due: crescita e miglioramento. Si chiedono costantemente "Come posso migliorare la relazione?" "In quale direzione ci stiamo muovendo?" "Sta migliorando?".
Abbracceranno entusiasticamente nuove idee o progetti per se stessi o per il partner se sentono che li possono aiutare a crescere o a scoprire nuove conoscenze comuni. Questo entusiasmo è spesso sano e molto positivo per una relazione.
Un' area problematica potrebbe essere la tendenza a non portare fino in fondo i loro progetti. Questo potrebbe essere frustrante per il loro partner. E potrebbe anche creare la sindrome di "Al lupo! Al lupo!" nelle loro relazioni, con il partner che non crede più che l'ENTP farà veramente quello che dice di voler fare. Un altro potenziale problema è la tendenza all'impetuosità e la propensione a prendere rischi, che potrebbe portare la famiglia in situazioni finanziarie poco confortevoli, chiaramente stressando una relazione.
Sessualmente gli ENTP sono pieni d'entusiasmo e interessati ad una costante, positiva crescita per entrambi i partner. Molto probabilmente saranno premurosi, legati al partner e interrogativi. Preferiscono la spontaneità ai programmi fissi e abbracceranno con tutto il cuore nuove idee ed avventure. Probabilmente il loro approccio all'intimità sarà più un atto fisico che trasmette affetto piuttosto che un espressione esplicita di affetto.
In genere l'entusiasmo e il genuino interesse verso la salute e il progresso della relazione li rende desiderosi e capaci di promuoverne di sane e in continua crescita. Devono prestare attenzione alla loro tendenza a non essere consapevoli di quello che provano gli altri e a trascurare inavvertitamente la relazione quando coinvolti in nuove, eccitanti possibilità esterne alla loro vita di coppia.
Sebbene due individui maturi di qualsiasi tipo possano avere una relazione di coppia felice, il partner naturale di un ENTP è un INFJ o un INTJ, per la perfetta combinazione tra l'intuizione estroversa dell'ENTP con l'intuizione introversa di questi due tipi.
Vita di relazione
Tipicamente di buon carattere, ottimisti e calmi, gli ENTP sono persone deliziose da frequentare. Provano una grande gioia e soddisfazione nell'interagire con gli altri e specialmente amano discutere e dibattere teorie e concetti di loro interesse. Potrebbero essere propensi ad iniziare animate discussioni o polemiche solo perché amano il dibattito, al punto da difendere una tesi in cui non credono solo per alimentare la conversazione.
Sono generalmente scherzosi e socievoli e possono essere molto affascinanti. Potrebbero talvolta avere qualche problema dovuto alla tendenza a trascurare le amicizie più care quando si impegnano in un nuovo piano o progetto.
ENTP come genitori
Con la loro natura allegra ed ottimista, gli ENTP sono un po' bambini dentro. Il loro approccio genitoriale è allegro, ma con un obiettivo molto serio: trasformare tutto in un esercizio di apprendimento (non solo per i figli, anche per se stessi) che promuova la crescita dei bambini fino a farne dei pensatori logici e indipendenti.
Potrebbero mostrare un comportamento un poco contraddittorio nel loro impegno con i figli: un istante pieni d'entusiasmo e interesse, lasciando trasparire tutto l'affetto che provano e l'istante dopo, catturati da qualche miglioramento da fare, potrebbero dimenticarsene.
Carriera
Quali sono i tratti della personalità che influiscono sulla carriera? E quali sono le cose veramente importanti, che finiscono per guidare alla scelta della propria strada nella vita? Rispondere a queste domande aiuta a capire la propria strada, anche se non esistono risposte sempre valide.
Gli ENTP hanno generalmente i seguenti tratti:
Orientati ai progetti
Amano creare nuove idee e teorie
Creativi e ingegnosi
Brillanti e capaci
Vari e flessibili
Eccellenti capacità comunicative
Amano dibattere le questioni con le altre persone
Eccellenti capacità interpersonali
Leader naturali, ma non amano comandare le persone
Resistono ai tentativi di comandarli
Vivaci ed energici, abili nel motivare gli altri
Valutano moltissimo competenza e conoscenza
Logici e razionali
Capaci di afferrare concetti e teorie complesse
Si divertono nel risolvere problemi difficili
Non gli piace essere confinati (sia nell'ambiente sia da scadenze temporali)
Non gli piacciono per niente i compiti di routine o dettagliati
Sono fortunati ad avere un così ampio spettro di abilità. Sono solitamente bravi in qualsiasi cosa catturi il loro interesse. Dovrebbero scegliere carriere che gli permettano molta libertà di usare la loro creatività per creare nuove idee e risolvere problemi. Non sono felici in posizioni irreggimentate o confinate. Ad esempio:
Avvocati
Psicologi
Imprenditori
Fotografi
Consulenti
Ingegneri
Giornalisti
Attori
Venditori (tecnici)
Personale di Marketing
Programmatori, analisti o specialisti di computer
Geometri
Naturalmente non è detto che la carriera migliore per un ben determinato ENTP sia tra queste, solo che statisticamente queste sono più rappresentate di altre nelle scelte di ENTP che si dichiarano felici della loro carriera. Secondo lo stesso studio le dieci attività meno scelte dagli ENTP sono:
Agenti di polizia
Direttori di stabilimento
Economia domestica
Insegnanti di lingue straniere
Guardie carcerarie
Artisti
Autisti di autobus
Sacerdoti e religiosi
Impiegati di banca
Operai metalmeccanici
Dato che all'insistente richiesta - descriviti meglio, Fraps!- non so dare risposta, allego il risultato:
Extraverted iNtuitive Thinking Perceiving
Versione 2.1 del 1 Maggio 2001
"Intelligente" è forse la parola che meglio descrive un ENTP. Il professore che manipola una mezza dozzina d'idee per articoli scientifici e richieste di finanziamento mentre tiene una lezione appassionante su un argomento astruso è il classico esempio di questo carattere. Così il cabarettista le cui satire non sono solo divertenti, ma anche acutamente precise.
A causa dell'intuizione estroversa che domina la loro personalità, il primo interesse nella vita di un ENTP è comprendere il mondo che lo circonda. E grazie alla sinergia tra intuizione e pensiero sono solitamente estremamente pronti ed accurati nell'esaminare la situazione. Tra tutti i tipi solo i cugini ENFP hanno una comprensione più profonda dell'ambiente circostante. Questa abilità di comprendere prontamente ed in profondità da' un grande vantaggio agli ENTP, che si adattano a molti ruoli. Sono bravi praticamente in qualsiasi cosa catturi il loro interesse, e pieni di risorse nel risolvere i problemi.
Gli ENTP sono di solito svelti sia di parola che di pensiero, e generalmente amano discutere --sia per il piacere di farlo, sia per mostrare le loro spesso impressionanti abilità. Tendono anche ad avere un senso dell'umorismo perverso, e a giocare a fare l'avvocato del diavolo. Possono talvolta confondere, e anche ferire involontariamente, coloro che non comprendono o non accettano le discussioni come sport. Il loro amore per il dibattito arriva spesso al punto di cambiare parte solo per alimentare la discussione. Però quando esprimono la loro interiorità, i loro principi fondamentali, possono sentirsi imbarazzati e parlare bruscamente e intensamente.
Sono interessati a tutto e amano parlare di tutto ciò che è nuovo ed inusuale anche se non fa parte del loro campo d'esperienza principale. E' come se fossero attratti da qualsiasi nuova teoria e affascinati da ogni nuovo fenomeno che non possa essere spiegato con la logica e il ragionamento, come ad esempio la telecinesi, le percezioni extrasensoriali, gli UFO. Spesso non sanno spiegare le loro idee perché vaghe e intuitive. Molte persone non comprendono pienamente i loro concetti e semplicemente ci credono o non ci credono.
Gli ENTP sono innovativi e ingegnosi nel risolvere i problemi come nell'esercizio verbale; in qualche occasione, però, riescono a superarsi in astuzia. Questo può voler dire "barare" --gli ENTP talvolta prendono scorciatoie senza riguardo per le regole, se è vantaggioso-- o semplicemente agire come giocolieri troppo ambiziosi. Sia al lavoro che a casa gli ENTP sono affezionati ai "giochi" --fisici o intellettuali, tanto più sofisticati, tanto meglio. Però tendono a stancarsene velocemente, e a cercarne di nuovi.
Gli ENTP sono fondamentalmente ottimisti, ma a dispetto di questo (o proprio a causa?) tendono a diventare estremamente scontrosi per i piccoli contrattempi e scomodità. (I contrattempi più grandi tendono ad essere visti come sfide, e affrontati con determinazione). Gli ENTP hanno poca pazienza con coloro che considerano ostinati nell'errore (wrongheaded) o poco intelligenti, e tendono a mostrarlo. Competenza è la parola chiave per un ENTP. Non accetteranno consigli e talvolta non rispetteranno coloro che non ritengono competenti. Comunque, hanno la tendenza ad una genialità estrema, quando non sono assillati dalla vita in generale.
Una grande peculiarità di questa personalità è la capacità di mobilitarsi quando situazioni estreme lo richiedono. Se qualcuno li mette sotto pressione contrattaccheranno immediatamente, spesso con una forza superiore di quella subita. Il concetto di "distruzione creativa" è un altro aspetto tipico degli ENTP. Questo è particolarmente evidente in quelle istituzioni dove è comune una forte disciplina, che mal reagiscono al "caos" che talvolta si associa a questa personalità. Comunque questo caos è interpretato dagli ENTP in modo creativo, generando riforme dalla distruzione e questo li porta spesso a diventare dei leader.
Talvolta questo tipo di personalità viene associata al comportamento "da avvocato": pronta ed accurata comprensione della situazione e obiettiva e logica azione successiva. Il loro pensiero (T, funzione ausiliaria) fa sì che le loro azioni siano basate su un insieme oggettivo di regole o leggi. Se un avvocato ENTP sta difendendo un colpevole, cercherà di trarre vantaggio da ogni cavillo o contraddizione della legge che possa aiutare il proprio cliente. E se dovesse vincere, vedrà le proprie azioni come assolutamente giuste e leali, perché sono legali. La colpevolezza del cliente non è giudicata rilevante in questo ragionamento. Eventuali eccessi in questo tipo di approccio al mondo potrebbero spingere gli altri a giudicare l'ENTP come amorale o, peggio, disonesto.
Gli ENTP che non considerano naturalmente gli aspetti personali o umani nel processo decisionale dovrebbero sforzarsi di tener conto del lato soggettivo, umano delle situazioni, perché questo è un potenziale problema per loro. Questo perché le loro abilità logico-deduttive sono sì un punto di forza, ma allo stesso tempo potrebbero isolarli dai loro sentimenti e dalle altre persone.
Nelle loro relazioni con gli altri, gli ENTP sono capaci di legarsi molto strettamente e, inizialmente, repentinamente, con i loro cari. Alcuni appaiono ingannevolmente sbrigativi; altri sono così espansivi da scioccare i colleghi che ne hanno visto solo il lato professionale. Gli ENTP sono anche bravi nel farsi degli amici divertenti e intelligenti come loro. Al di fuori di queste due aree, gli ENTP tendono ad essere poco attenti al resto dell'umanità, eccetto come pubblico, buono, cattivo o potenziale.
Gli ENTP hanno difficoltà nel comprendere i confini delle relazioni tra le persone e in particolare nel capire la vera disposizione d'animo degli altri verso di loro. Dopo che hanno intuitivamente capito una persona tendono a perdere interesse se non sanno cosa fare dopo. Questo spesso causa risentimento negli altri. Hanno anche difficoltà nell'individuare i loro nemici e nel mantenere relazioni stabili con le persone che non conoscono bene. Inoltre talvolta mostrano mancanza di tatto al punto da mettere in pericolo e perfino distruggere relazioni armoniose.
Gli ENTP hanno la necessità di avere aree di esperienza/eccellenza/unicità nelle quali sentire che non sono secondi a nessuno. (ad esempio, proprio questa sera il mio vicino in convalescenza da una malattia ha ricevuto una chiamata da un amico ENTP che gli ha offerto la sua ricetta speciale per il tè. Le istruzioni richiedevano solo i migliori ingredienti, una marca particolare di succo di frutta, tè sagomato a forma di sfera --non uno di quegli orridi sacchetti di tè-- che naturalmente avrebbe fatto il miglior tè possibile, di cui lui beve 180 litri ogni inverno!).
Da tenere d'occhio la grande paura di sembrare stupidi o incompetenti e la difficoltà ad accettare procedure operative standard (per loro sinonimo di "troppo rigide") poiché odiano dover seguire esattamente regole o politiche predefinite.
Punti di forza
Entusiasti, ottimisti, solitamente benvoluti da tutti
Possono essere veramente affascinanti
Capacità comunicative eccellenti
Estremamente interessati ad auto-migliorarsi e a far crescere le loro relazioni
Calmi e adattabili, solitamente è facile andare d'accordo con loro
Persone d'idee, sempre al lavoro su qualche nuova idea o progetto
Bravi nel fare i soldi, anche se non sempre nel gestirli dopo
Prendono i loro impegni e relazioni molto seriamente
Capaci di continuare nella loro vita anche dopo la rottura di una relazione importante
Punti di debolezza
Sempre eccitati da qualsiasi cosa sia nuova, potrebbero cambiare partner frequentemente
Tendenza a non portare fino in fondo i loro progetti o idee
Il loro amore per il dibattito potrebbe portarli a litigare
Amano il rischio e spendere, spesso non molto bravi nel gestire il denaro
Sebbene prendano molto seriamente le loro relazioni, potrebbero trascurare quelle che non offrono possibilità di crescita
Amicizia
Gli ENTP possono andare d'accordo con praticamente tutti i tipi di persone. Capiscono intuitivamente cosa li muove, sebbene spesso non abbiano la volontà di simpatizzare con chi vede le cose troppo diversamente da loro. Sono flessibili e tolleranti e gli piace veramente interagire con gli altri.
Malgrado questa capacità di andare d'accordo con tutti, di solito gli ENTP si circonderanno di persone intelligenti, capaci e orientate alle idee. Amano moltissimo impegnarsi in un bel dibattito con qualcuno che sappia reggere il suo capo della conversazione. Questo gli stimola e gli infonde energia perché sono molto competitivi e amano discutere teorie.
Qualche volta potrebbero lasciarsi prendere la mano e prendere l'abitudine a primeggiare e se non controllata questa abitudine potrebbe causare problemi con gli amici e le altre strette relazioni.
Amore
Un ENTP si innamora quando trova qualcuno che "calza", che combacia bene con lui, ed è spesso sufficiente il primo appuntamento per capire se c'è qualche reale potenzialità. Di solito non amano impegnarsi finché non trovano la "persona giusta" e quindi non vorranno mettere su famiglia troppo presto.
Gli obiettivi degli ENTP nelle loro relazioni intime sono fondamentalmente due: crescita e miglioramento. Si chiedono costantemente "Come posso migliorare la relazione?" "In quale direzione ci stiamo muovendo?" "Sta migliorando?".
Abbracceranno entusiasticamente nuove idee o progetti per se stessi o per il partner se sentono che li possono aiutare a crescere o a scoprire nuove conoscenze comuni. Questo entusiasmo è spesso sano e molto positivo per una relazione.
Un' area problematica potrebbe essere la tendenza a non portare fino in fondo i loro progetti. Questo potrebbe essere frustrante per il loro partner. E potrebbe anche creare la sindrome di "Al lupo! Al lupo!" nelle loro relazioni, con il partner che non crede più che l'ENTP farà veramente quello che dice di voler fare. Un altro potenziale problema è la tendenza all'impetuosità e la propensione a prendere rischi, che potrebbe portare la famiglia in situazioni finanziarie poco confortevoli, chiaramente stressando una relazione.
Sessualmente gli ENTP sono pieni d'entusiasmo e interessati ad una costante, positiva crescita per entrambi i partner. Molto probabilmente saranno premurosi, legati al partner e interrogativi. Preferiscono la spontaneità ai programmi fissi e abbracceranno con tutto il cuore nuove idee ed avventure. Probabilmente il loro approccio all'intimità sarà più un atto fisico che trasmette affetto piuttosto che un espressione esplicita di affetto.
In genere l'entusiasmo e il genuino interesse verso la salute e il progresso della relazione li rende desiderosi e capaci di promuoverne di sane e in continua crescita. Devono prestare attenzione alla loro tendenza a non essere consapevoli di quello che provano gli altri e a trascurare inavvertitamente la relazione quando coinvolti in nuove, eccitanti possibilità esterne alla loro vita di coppia.
Sebbene due individui maturi di qualsiasi tipo possano avere una relazione di coppia felice, il partner naturale di un ENTP è un INFJ o un INTJ, per la perfetta combinazione tra l'intuizione estroversa dell'ENTP con l'intuizione introversa di questi due tipi.
Vita di relazione
Tipicamente di buon carattere, ottimisti e calmi, gli ENTP sono persone deliziose da frequentare. Provano una grande gioia e soddisfazione nell'interagire con gli altri e specialmente amano discutere e dibattere teorie e concetti di loro interesse. Potrebbero essere propensi ad iniziare animate discussioni o polemiche solo perché amano il dibattito, al punto da difendere una tesi in cui non credono solo per alimentare la conversazione.
Sono generalmente scherzosi e socievoli e possono essere molto affascinanti. Potrebbero talvolta avere qualche problema dovuto alla tendenza a trascurare le amicizie più care quando si impegnano in un nuovo piano o progetto.
ENTP come genitori
Con la loro natura allegra ed ottimista, gli ENTP sono un po' bambini dentro. Il loro approccio genitoriale è allegro, ma con un obiettivo molto serio: trasformare tutto in un esercizio di apprendimento (non solo per i figli, anche per se stessi) che promuova la crescita dei bambini fino a farne dei pensatori logici e indipendenti.
Potrebbero mostrare un comportamento un poco contraddittorio nel loro impegno con i figli: un istante pieni d'entusiasmo e interesse, lasciando trasparire tutto l'affetto che provano e l'istante dopo, catturati da qualche miglioramento da fare, potrebbero dimenticarsene.
Carriera
Quali sono i tratti della personalità che influiscono sulla carriera? E quali sono le cose veramente importanti, che finiscono per guidare alla scelta della propria strada nella vita? Rispondere a queste domande aiuta a capire la propria strada, anche se non esistono risposte sempre valide.
Gli ENTP hanno generalmente i seguenti tratti:
Orientati ai progetti
Amano creare nuove idee e teorie
Creativi e ingegnosi
Brillanti e capaci
Vari e flessibili
Eccellenti capacità comunicative
Amano dibattere le questioni con le altre persone
Eccellenti capacità interpersonali
Leader naturali, ma non amano comandare le persone
Resistono ai tentativi di comandarli
Vivaci ed energici, abili nel motivare gli altri
Valutano moltissimo competenza e conoscenza
Logici e razionali
Capaci di afferrare concetti e teorie complesse
Si divertono nel risolvere problemi difficili
Non gli piace essere confinati (sia nell'ambiente sia da scadenze temporali)
Non gli piacciono per niente i compiti di routine o dettagliati
Sono fortunati ad avere un così ampio spettro di abilità. Sono solitamente bravi in qualsiasi cosa catturi il loro interesse. Dovrebbero scegliere carriere che gli permettano molta libertà di usare la loro creatività per creare nuove idee e risolvere problemi. Non sono felici in posizioni irreggimentate o confinate. Ad esempio:
Avvocati
Psicologi
Imprenditori
Fotografi
Consulenti
Ingegneri
Giornalisti
Attori
Venditori (tecnici)
Personale di Marketing
Programmatori, analisti o specialisti di computer
Geometri
Naturalmente non è detto che la carriera migliore per un ben determinato ENTP sia tra queste, solo che statisticamente queste sono più rappresentate di altre nelle scelte di ENTP che si dichiarano felici della loro carriera. Secondo lo stesso studio le dieci attività meno scelte dagli ENTP sono:
Agenti di polizia
Direttori di stabilimento
Economia domestica
Insegnanti di lingue straniere
Guardie carcerarie
Artisti
Autisti di autobus
Sacerdoti e religiosi
Impiegati di banca
Operai metalmeccanici
sabato, aprile 24, 2004
Alcune persone proprio non vogliono capire che a una certa età bisogna rassegnarsi a crescere, prendersi le proprie responsabilità, gestire i propri spazi, occuparsi della propria vita.
Le ho detto:
- Ormai ho trentatré anni, ho tenuto duro fino ad oggi, ma a un certo punto bisogna fare qualcosa, devo dirtelo…Mamma, lo dico per te, quando ti decidi a lasciare il nido e a costruirti una vita tua?
Non mi parla più..
Certa gente proprio non vuole guardare in faccia la realtà!
Le ho detto:
- Ormai ho trentatré anni, ho tenuto duro fino ad oggi, ma a un certo punto bisogna fare qualcosa, devo dirtelo…Mamma, lo dico per te, quando ti decidi a lasciare il nido e a costruirti una vita tua?
Non mi parla più..
Certa gente proprio non vuole guardare in faccia la realtà!
venerdì, aprile 23, 2004
Per acclamazione popolare lo si promuove da commento a post:
"La pubica assisa fu molto sincera nei confronti del grosso menaggio: affermò trattarsi di un corpo soddisfacente insidiosissimo e in sé lo sospinse come qualcosa di disumano."
Rilletti - Il destino si chiama Clitoride
"La pubica assisa fu molto sincera nei confronti del grosso menaggio: affermò trattarsi di un corpo soddisfacente insidiosissimo e in sé lo sospinse come qualcosa di disumano."
Rilletti - Il destino si chiama Clitoride
giovedì, aprile 22, 2004
L’omino verde con le braccia monche mi allunga un simpatico messaggio nel quale si impegna a stopparmi ogni pop up in cambio di qualche centinaio di mail volgarmente spammose..
Mi impegno cercando di valutare vantaggi e svantaggi della generosa offerta del microcefalo itterico di MSN, quando mi avvampo per una "nuova" brillante iniziativa sbirciata da Pros:
Passa il meme:
1 Afferra il libro più vicino a te in questo momento.
2 Apri il libro a pagina 23.
3 Trova la quinta frase.
4 Postala nel tuo blog insieme a queste istruzioni.
"La pubblica accusa fu molto severa nei confronti del grosso personaggio: affermò trattarsi di un delinquente pericolosissimo e lo dipinse come qualcosa di disumano."
Guareschi - Il destino si chiama Clotilde
Anche Guareschi aveva un account MSN ?
Mi impegno cercando di valutare vantaggi e svantaggi della generosa offerta del microcefalo itterico di MSN, quando mi avvampo per una "nuova" brillante iniziativa sbirciata da Pros:
Passa il meme:
1 Afferra il libro più vicino a te in questo momento.
2 Apri il libro a pagina 23.
3 Trova la quinta frase.
4 Postala nel tuo blog insieme a queste istruzioni.
"La pubblica accusa fu molto severa nei confronti del grosso personaggio: affermò trattarsi di un delinquente pericolosissimo e lo dipinse come qualcosa di disumano."
Guareschi - Il destino si chiama Clotilde
Anche Guareschi aveva un account MSN ?
lunedì, aprile 19, 2004
Guardate come soffre un italiano.
C’è un’umanità che spera, che lotta e che vive.
C’è un’umanità che sente, che pensa, che ama.
C’è una dignità di uomo che non può accontentarsi di banali scuse, di atti ufficiali, di riflettori e annunci trionfali.
C’è un limite alla nostra ignoranza.. c’è un muro oltre il quale chi ci governa è incapace di penetrare: il nostro buon senso.
Non mi riferisco a uno stato, una nazione, una federazione, un continente.
Il mio no senza se e senza ma non va a questa guerra, né a chi detiene il potere in USA e pretende di influenzare le sorti del mondo: il mio no va a chi pretende di prendersi gioco della mia intelligenza e del mio libero arbitrio.. e lo fa nel nome della mia sicurezza.
C’è una sola sicurezza alla quale tengo: la libertà di poter dissentire. In questo, purtroppo, la mia libertà non è più ampia di quella degli iracheni. Il fatto che a me sia permesso di esprimere un’opinione non ha alcun valore, se questo stesso atto può essere manipolato, frainteso, vilipeso e, nella migliore delle ipotesi, ignorato.
Globalizzazione… che fregatura… pensavano di venderci hamburgher e patatine, invece ci hanno restituito una coscienza, la consapevolezza di essere uomini, al di là dei nostri costumi, delle nostre religioni, delle nostre ideologie.
Ci hanno ricordato che si può convivere, che ci si può adattare, che si possono accantonare i nostri privilegi a favore della conoscenza e del rispetto.
E ora, con imbarazzo, ci governano…
Devono farlo..
Si sono impegnati a farlo, e possono farlo soltanto secondo le loro regole, le uniche che hanno imparato, le sole che fino ad ora hanno avuto effetto.
Devono farlo in democrazie che difendono gli interessi di pochi e sono costrette a non considerare le opinioni dei molti.
Non ho mai pensato che la volontà dei molti fosse necessariamente la via della verità, ma devo prendere atto del fatto che le nostre regole ci sono sfuggite di mano.. che proprio in questi momenti critici dimostrano la debolezza di un sistema di governo imperfetto. Ammettiamolo: non siamo perfetti, non siamo la giusta via, non siamo la civiltà. Siamo patetici burattini in un teatrino costruito solo per noi, per farci sentire meglio, per farci sentire a casa…
Proprio qui sta il problema…da qualche tempo vedo oltre i mio teatrino: e questo non mi piace. Mi sono sentito vicino a milioni di altre marionette, tutte diverse da me per cultura, età, provenienza. Persino tutti questi miei amici burattini lo hanno capito: nessun tiranno o terrorista potrà mai minacciarci qui, in casa nostra…
perché questa… non è la nostra casa.
Mi sento come un maledetto profugo,
un inutile profugo idealista.
C’è un’umanità che spera, che lotta e che vive.
C’è un’umanità che sente, che pensa, che ama.
C’è una dignità di uomo che non può accontentarsi di banali scuse, di atti ufficiali, di riflettori e annunci trionfali.
C’è un limite alla nostra ignoranza.. c’è un muro oltre il quale chi ci governa è incapace di penetrare: il nostro buon senso.
Non mi riferisco a uno stato, una nazione, una federazione, un continente.
Il mio no senza se e senza ma non va a questa guerra, né a chi detiene il potere in USA e pretende di influenzare le sorti del mondo: il mio no va a chi pretende di prendersi gioco della mia intelligenza e del mio libero arbitrio.. e lo fa nel nome della mia sicurezza.
C’è una sola sicurezza alla quale tengo: la libertà di poter dissentire. In questo, purtroppo, la mia libertà non è più ampia di quella degli iracheni. Il fatto che a me sia permesso di esprimere un’opinione non ha alcun valore, se questo stesso atto può essere manipolato, frainteso, vilipeso e, nella migliore delle ipotesi, ignorato.
Globalizzazione… che fregatura… pensavano di venderci hamburgher e patatine, invece ci hanno restituito una coscienza, la consapevolezza di essere uomini, al di là dei nostri costumi, delle nostre religioni, delle nostre ideologie.
Ci hanno ricordato che si può convivere, che ci si può adattare, che si possono accantonare i nostri privilegi a favore della conoscenza e del rispetto.
E ora, con imbarazzo, ci governano…
Devono farlo..
Si sono impegnati a farlo, e possono farlo soltanto secondo le loro regole, le uniche che hanno imparato, le sole che fino ad ora hanno avuto effetto.
Devono farlo in democrazie che difendono gli interessi di pochi e sono costrette a non considerare le opinioni dei molti.
Non ho mai pensato che la volontà dei molti fosse necessariamente la via della verità, ma devo prendere atto del fatto che le nostre regole ci sono sfuggite di mano.. che proprio in questi momenti critici dimostrano la debolezza di un sistema di governo imperfetto. Ammettiamolo: non siamo perfetti, non siamo la giusta via, non siamo la civiltà. Siamo patetici burattini in un teatrino costruito solo per noi, per farci sentire meglio, per farci sentire a casa…
Proprio qui sta il problema…da qualche tempo vedo oltre i mio teatrino: e questo non mi piace. Mi sono sentito vicino a milioni di altre marionette, tutte diverse da me per cultura, età, provenienza. Persino tutti questi miei amici burattini lo hanno capito: nessun tiranno o terrorista potrà mai minacciarci qui, in casa nostra…
perché questa… non è la nostra casa.
Mi sento come un maledetto profugo,
un inutile profugo idealista.
domenica, aprile 18, 2004
Da bambino non vedevo l’ora che “i grandi” organizzassero le cene di famiglia, perché ci riservavano sempre uno spazio tutto nostro.
Era un tavolino basso, con nove piccole sedie, una per ogni cuginetto.
La nostra tavola era imbandita come le altre, le vettovaglie erano le stesse dei grandi, pietanze assolutamente identiche. I bottiglioni venivano svuotati dal vino e riempiti di bibite solo per noi. La libertà di espressione era assoluta.
E facevamo programmi piccoli piccoli per la vacanza a venire e progetti che nessuno di noi avrebbe mai pensato di disattendere.
Progetti in miniatura si, ma sogni da grandi.
Alcuni decidevano di mettersi in proprio e aprivano edicole all’aperto dove vendere o scambiare i “topolino” già letti, altri architettavano di costituire una vera banda con tanto di base operativa e comandante in capo, altri ancora progettavano le olimpiadi estive in giardino dove ogni disciplina era ammessa.
Idee bislacche e strampalate che sembravano fatte apposta per essere realizzate.
La leggerezza era quella tipica dei bambini. I picchi di allegria e la gioia di stare insieme erano le sole pietanze che ci potessero realmente saziare.
Non credevo potesse succedere ancora.
E solo con i Blog poteva accadere.
Un “bimbo sperduto” lancia in rete un “sarebbe bello che..”
A ruota altri pazzi come lui optano per realizzarla, l’idea inconcludente e affascinante.
Ci ragionano sopra, cercano i contatti, senza paura di far brutta figura, che nel mondo dei grandi queste cose fanno sorridere.
Ci si ritrova in sette, al tavolo dei piccoli.
E questa volta nelle bottiglie c’è davvero vino.
E il coniglio che si scioglie in bocca l’ha sognato Laura.
E Obolgo ci racconta le avventure di Mike..
E Helghi ha portato carta e pennarelli per disegnarsi sorridente in un angolo.
E Rillo entra con un Panama in testa che a ben guardarlo mi ricorda il cappellino di Sanpei.
E Cinzia si prepara a recitare un pezzo alla Shakespeare, ma “carino”
E Giulio ha portato la colomba, ma a nessuno importa più di mangiarsela perché ormai sogniamo gli Sbavucci.
E..
E..
E se sarà soltanto una brutta figura, a me basterà il ricordo di esserci trovati ancora al tavolo dei piccoli e aver giocato ancora un po’ insieme..
Grazie bimbi sperduti.
Era un tavolino basso, con nove piccole sedie, una per ogni cuginetto.
La nostra tavola era imbandita come le altre, le vettovaglie erano le stesse dei grandi, pietanze assolutamente identiche. I bottiglioni venivano svuotati dal vino e riempiti di bibite solo per noi. La libertà di espressione era assoluta.
E facevamo programmi piccoli piccoli per la vacanza a venire e progetti che nessuno di noi avrebbe mai pensato di disattendere.
Progetti in miniatura si, ma sogni da grandi.
Alcuni decidevano di mettersi in proprio e aprivano edicole all’aperto dove vendere o scambiare i “topolino” già letti, altri architettavano di costituire una vera banda con tanto di base operativa e comandante in capo, altri ancora progettavano le olimpiadi estive in giardino dove ogni disciplina era ammessa.
Idee bislacche e strampalate che sembravano fatte apposta per essere realizzate.
La leggerezza era quella tipica dei bambini. I picchi di allegria e la gioia di stare insieme erano le sole pietanze che ci potessero realmente saziare.
Non credevo potesse succedere ancora.
E solo con i Blog poteva accadere.
Un “bimbo sperduto” lancia in rete un “sarebbe bello che..”
A ruota altri pazzi come lui optano per realizzarla, l’idea inconcludente e affascinante.
Ci ragionano sopra, cercano i contatti, senza paura di far brutta figura, che nel mondo dei grandi queste cose fanno sorridere.
Ci si ritrova in sette, al tavolo dei piccoli.
E questa volta nelle bottiglie c’è davvero vino.
E il coniglio che si scioglie in bocca l’ha sognato Laura.
E Obolgo ci racconta le avventure di Mike..
E Helghi ha portato carta e pennarelli per disegnarsi sorridente in un angolo.
E Rillo entra con un Panama in testa che a ben guardarlo mi ricorda il cappellino di Sanpei.
E Cinzia si prepara a recitare un pezzo alla Shakespeare, ma “carino”
E Giulio ha portato la colomba, ma a nessuno importa più di mangiarsela perché ormai sogniamo gli Sbavucci.
E..
E..
E se sarà soltanto una brutta figura, a me basterà il ricordo di esserci trovati ancora al tavolo dei piccoli e aver giocato ancora un po’ insieme..
Grazie bimbi sperduti.
mercoledì, aprile 14, 2004
BLOGRODEO 1.0
martedì, aprile 13, 2004
Dopo il terzo Daiquiri non è più "lesa maestà" !
Rillo, i' vorrei che tu e Giulio ed io
fossimo presi per incantamento,
e messi in un vasel ch'ad ogni vento
per mare andasse al voler vostro e mio,
sì che fortuna od altro tempo rio
non ci potesse dare impedimento,
anzi, vivendo sempre in un talento,
di stare insieme crescesse 'l disio.
E monna Paola e monna Chiara poi
con quella ch'è sul numer de le trenta
con noi ponesse il buono incantatore:
e quivi ragionar sempre d'amore,
e ciascuna di lor fosse contenta,
sì come i' credo che saremmo noi.
fossimo presi per incantamento,
e messi in un vasel ch'ad ogni vento
per mare andasse al voler vostro e mio,
sì che fortuna od altro tempo rio
non ci potesse dare impedimento,
anzi, vivendo sempre in un talento,
di stare insieme crescesse 'l disio.
E monna Paola e monna Chiara poi
con quella ch'è sul numer de le trenta
con noi ponesse il buono incantatore:
e quivi ragionar sempre d'amore,
e ciascuna di lor fosse contenta,
sì come i' credo che saremmo noi.
BLOGRODEO 1.0
giovedì, aprile 08, 2004
Lapazziata.
Se iniziassi così?
«Quale potrà mai essere, secondo i vostri parametri, in Euro intendo, la pena per aver goduto appieno di una giornata di sole?
Mi piacerebbe che ponessero questa domanda ad ogni mia fidanzata, o non-fidanzata, o ex-non-fidanzata. Insomma, mi piacerebbe avere una risposta.
Mi piacerebbe sapere di cosa mi si accusa, per quale motivo tutti mi debbano giudicare come un maniaco o un marziano.
Perché io sono innocente!
Io sono innocente signori della giuria!»
(girandosi con sguardo allucinato verso gli avventori)
«Io ho seguito la luce!
Io ho soltanto seguito la loro luce!»
(indicando una ragazza a caso nel locale)
...
Se iniziassi così?
«Quale potrà mai essere, secondo i vostri parametri, in Euro intendo, la pena per aver goduto appieno di una giornata di sole?
Mi piacerebbe che ponessero questa domanda ad ogni mia fidanzata, o non-fidanzata, o ex-non-fidanzata. Insomma, mi piacerebbe avere una risposta.
Mi piacerebbe sapere di cosa mi si accusa, per quale motivo tutti mi debbano giudicare come un maniaco o un marziano.
Perché io sono innocente!
Io sono innocente signori della giuria!»
(girandosi con sguardo allucinato verso gli avventori)
«Io ho seguito la luce!
Io ho soltanto seguito la loro luce!»
(indicando una ragazza a caso nel locale)
...
martedì, aprile 06, 2004
"1 senza"
Morire al tavolo da bridge non si può, non é corretto.
Morire durante un simultaneo nazionale è imbarazzante, perché gli altri, ignari continuano a giocare.
Morire senza dar loro la possibilità di far la faccia contrita, l’espressione di circostanza, è scorretto, andrebbe sanzionato.
Morire senza dire nulla, poggiando sul tavolo un cartellino con la scritta “1 senza”.
Sbarrare gli occhi e morire lì, quasi per gioco, magari solo per rovinare la giornata a chi avrebbe vinto.
Morire davanti alla tua compagna di gioco e di vita e lasciarla con un dubbio: cosa avrà voluto dirmi con “1 senza”?
Andarsene in modo spettacolare dopo mille entrate in punta di piedi.
Salutare tutti con un sorriso e un sigaro toscano spento (il sigaro, non il sorriso) appoggiato sulle labbra, che quando si esce di scena l’abito conta, eccome.
Spero che ti toglieranno dei punti, amico mio, perché mi hai rubato l’idea.
Una buona idea.
Ci sono un miliardo di modi per studiare un’entrata trionfale, ma per uscire di scena ci vogliono classe, stile e fantasia.
Un po’ ti compiango, un po’ ti invidio..
Morire al tavolo da bridge non si può, non é corretto.
Morire durante un simultaneo nazionale è imbarazzante, perché gli altri, ignari continuano a giocare.
Morire senza dar loro la possibilità di far la faccia contrita, l’espressione di circostanza, è scorretto, andrebbe sanzionato.
Morire senza dire nulla, poggiando sul tavolo un cartellino con la scritta “1 senza”.
Sbarrare gli occhi e morire lì, quasi per gioco, magari solo per rovinare la giornata a chi avrebbe vinto.
Morire davanti alla tua compagna di gioco e di vita e lasciarla con un dubbio: cosa avrà voluto dirmi con “1 senza”?
Andarsene in modo spettacolare dopo mille entrate in punta di piedi.
Salutare tutti con un sorriso e un sigaro toscano spento (il sigaro, non il sorriso) appoggiato sulle labbra, che quando si esce di scena l’abito conta, eccome.
Spero che ti toglieranno dei punti, amico mio, perché mi hai rubato l’idea.
Una buona idea.
Ci sono un miliardo di modi per studiare un’entrata trionfale, ma per uscire di scena ci vogliono classe, stile e fantasia.
Un po’ ti compiango, un po’ ti invidio..
lunedì, aprile 05, 2004
Zu: - Si entra tutti nel locale facendo un gran casino, per essere certi di attirare l’attenzione.
Fraps: - Ho già in mente un travestimento, non c’è nulla da temere.
Rillo: - Ho fatto ieri il sopralluogo. Il locale ha il bancone a L e gli spazi sono molto ridotti.
Fraps: - E il barista? Non ci metterà i bastoni tra le ruote, vero?
Rillo: - Al barista ho già pensato io, non oserà fiatare.
Mike: - Il palo! Ci manca il palo!
Zu: - Tutto a posto. Piazzeremo due dei nostri nel locale. Saranno due donne. Nessuno sospetterà nulla.
Sphera: - Ragazzi io ci penserei bene. Non abbiamo vie di fuga né piani di riserva…
“La radio sta dicendo che qualcuno non si fa beccare
e sembra che in città ci sia qualcuno che non è finito mai in tv
Niente carne da partito, né da indagine di mercato
Come state, ce lo dite,
quando siete di fronte alla scritta sul muro?
Badate, I "ragazzi" sono in giro!
La radio sta dicendo che qualcuno non vi ha neanche in nota
qualcuno non scorda mai chi siete sempre stati e chi sarete poi
c'è chi stona fuori coro non parlate con lo straniero
con chi passa e vi saluta
proprio al centro di quel vostro brutto pensiero
Badate, I "ragazzi" sono in giro!”
Fraps: - Ho già in mente un travestimento, non c’è nulla da temere.
Rillo: - Ho fatto ieri il sopralluogo. Il locale ha il bancone a L e gli spazi sono molto ridotti.
Fraps: - E il barista? Non ci metterà i bastoni tra le ruote, vero?
Rillo: - Al barista ho già pensato io, non oserà fiatare.
Mike: - Il palo! Ci manca il palo!
Zu: - Tutto a posto. Piazzeremo due dei nostri nel locale. Saranno due donne. Nessuno sospetterà nulla.
Sphera: - Ragazzi io ci penserei bene. Non abbiamo vie di fuga né piani di riserva…
“La radio sta dicendo che qualcuno non si fa beccare
e sembra che in città ci sia qualcuno che non è finito mai in tv
Niente carne da partito, né da indagine di mercato
Come state, ce lo dite,
quando siete di fronte alla scritta sul muro?
Badate, I "ragazzi" sono in giro!
La radio sta dicendo che qualcuno non vi ha neanche in nota
qualcuno non scorda mai chi siete sempre stati e chi sarete poi
c'è chi stona fuori coro non parlate con lo straniero
con chi passa e vi saluta
proprio al centro di quel vostro brutto pensiero
Badate, I "ragazzi" sono in giro!”
domenica, aprile 04, 2004
Blogrodeo?
giovedì, aprile 01, 2004
Pesci d'Aprile.
Ristorante.
Carrello antipasti.
Insalata di mare.
Il totano alla cozza:
- Gli venisse un polpo!
Ristorante.
Carrello antipasti.
Insalata di mare.
Il totano alla cozza:
- Gli venisse un polpo!
Una commissione scriteriata ha deliberato che sono ufficialmente in grado di padroneggiare con discreta dimestichezza il Java.
A dire il vero io mi sento decisamente in alto mare..
Comunque grazie per la fiducia.
A dire il vero io mi sento decisamente in alto mare..
Comunque grazie per la fiducia.