venerdì, gennaio 30, 2004

Per aspera ad astra.
E’ un sussurro sopra il blog de “la Pizia”, e lo ascolto tutti i giorni.
“Per aspera ad astra” è un ricordo. Indelebile.
“Per aspera ad astra” è anche lì, sulla tomba di mio padre.
Solo un’incisione dorata su una fredda lastra di marmo, che ho voluto sulla sua lapide, per non rileggerla mai più, credevo, altrove.
“Per aspera ad astra” è anche il suo sorriso, a volte amaro ma sempre amorevole.
“Per aspera ad astra” è il sano cinismo che aiuta a sopravvivere ma che non esiti ad abbandonare quando, a volte, riesci a sentirti vivo.
“Per aspera ad astra” è una certezza per noi, famiglia di folli, che spera ancora di poterci arrivare, un po’ più su.
Dove l’aria è più rarefatta.
E i sogni più puri.

martedì, gennaio 27, 2004

Forse oggi non sono molto positivo.
La vita é una merda.
Da oggi mi vesto solo di marrone.
Meglio non dare nell'occhio.

sabato, gennaio 24, 2004

Lobi e dintorni
Va bene, adesso che il Dott. FisherTM Le ha dato una tiratina qui e una smussatina lì, mi consenta, non riesco a non chiederLe:
Ma per le orecchie, si, le orecchie, non si poteva proprio fare nulla?
Certo, Lei é una persona in vista.. ceeerto.. certo.. grande imprenditore.. ceeerto.. certo.. deve curare l'immagine.. ceeerto.. certo..
Quindi saranno "orecchie da mercante"? Una malattia? Come il "gomito del tennista" o il "ginocchio della lavandaia"?
Come dice? Le mie sono a sventola?
Si, si, vero. Ma le Sue, non si offenda, crescono a dismisura. Ormai sono enormi, gigantesche, ingombranti come disegni di legge.
Cosa? Lei non nota nulla di strano?
Senta ma..
Mio Dio! (no, no, non mi riferisco a Lei..)
Un terribile sospetto:
e se fosse la Sua testa a contrarsi?

giovedì, gennaio 22, 2004

Maratona degli Anelli
Mi aspettavo gente un po’ strana con occhi pallati e spalle ricurve.
Accontentato a metà: donne elfo (o forse vulcaniane in incognito) con orecchie a punta e sopracciglia sfoltite di recente e “mezz’uomini” insospettabili con catene d’argento al collo e anelli con le rune.
Mi aspettavo di arrivarci in ritardo.
Ma ero organizzatissimo: novanta minuti per il tragitto “Milano - Montebello della Battaglia” sono fin troppi anche se ci si sposta in calesse.
E invece eccolo lì, il “Custode” del mio Karma.
Il mio “Custode” lavora anche in pausa pranzo: ora lo so.
Questa volta è travestito da camionista che, fermo al casello, impazzisce e ingrana una retro convinta. Proprio sul musetto della mia auto.
Ok, se avessi usato il calesse ora mangerei bistecche di cavallo.
Scendo sorridente e penso: “Tana! Ti ho riconosciuto! Dai, questa volta ti sei travestito bene. Hai vinto ancora, te ne do atto”.
Ma il “Custode” mi precede ed esclama con un perfetto accento partenopeo:
- Scusa, èccolpa mia. Mi fermo un poco più in là così ci facciamo sctà constatazione amighevole
Perché il mio “Custode” è un gentiluomo, non ama aggiungere beffe al danno.
Con un fanale penzolante e l’altro fracassato arrivo a destinazione in ritardo di soli 45 minuti. Ripongo nel baule ciò che resta della mascherina anteriore dell’auto e varco il Nero Cancell… (ehm..) l’ingresso del multisala.
Solo allora mi rendo conto che la mia accompagnatrice (i pazzi, di solito, non amano muoversi in branco ma per lei faccio qualche sacrificio) non ha mai smesso di scuotere il capo e sorridere..
Nel frattempo noto che qualcun altro ha fatto tardi. Strano. Si muove velocemente.
E in un baleno la sua ombra si confonde nel buio della sala.
Era il “Custode” del mio Karma, ne sono quasi certo.
Mestiere infame, il suo. Giorno dopo giorno a scervellarsi per trovare un modo originale di farmi arrivare in puntuale ritardo; ed essere costretto, suo malgrado, a fare tardi insieme a me.
- Ma non puoi trovarti un lavoro normale?

E’ evidente che non mi va molto di parlare del film, anzi dei tre film.
Non voglio scatenare stupide discussioni da dare in pasto a detrattori o sostenitori.
Sottolineo solo che le edizioni estese dei primi due episodi sono infinitamente più gustose delle versioni “base” e restituiscono un minimo di dignità a due personaggi, Eowin e Faramir, che, complici i geniali tagli, apparivano soltanto come due disadattati cerebrolesi.
Nient’altro da dichiarare.
Giornata intensa e clima festaiolo da occupazione studentesca (bei tempi!).
Il tempo,come previsto, è volato.
“Il Custode”, come sempre, si è volatilizzato.

martedì, gennaio 20, 2004

E' domani, la maratona de "Il Signore degli Anelli".
Dodici ore di proiezione.
Ci vado.
Per assistere all'epico scontro ho scelto il Multisala di "Montebello della Battaglia".
Mi sembrava appropriato.
Se nei prossimi giorni avvisterete un pazzo che vi fisserà con occhi sgranati esclamando - Possano i Valar proteggerti nel tuo cammino sotto il cielo! - non chiamate la neuro...
...tanto prima o poi mi riprendo.

domenica, gennaio 18, 2004

Pare che anche il “bel Silvio” si sia lasciato incantare dall’indubbio fascino di “Extreme Makeover”.
Sembra che il seducente personaggio abbia abbandonato per un mesetto le facezie delle quali si stava occupando per prendere parte al simpatico show.
Il “bel Silvio”, per ora, si sottrae alle telecamere e il dott. FisherTM non conferma né smentisce.

giovedì, gennaio 15, 2004

Dopo le svariate sfighe che mi hanno allietato gli ultimi anni, la trasformazione é completa. Ora sono come il vecchietto dell' Unieuro e, come lui, mi aggrappo all'ottimismo:

- Gianni !!!! L' ottimismo é il profumo della vita !!!!
- (...)
- E ridendo si moltiplicaaaaaa !!!!
- (click!)
- Gianni !
- (Tut-tut-tuuu!)
- Gianni ?
- (Tut-tut-tuuu!)
- Gianniiiiiiiiiiiii .....
- (Tut-tut-tuuu!)
- 'fanculo anche Gianni !

P.S. Nulla di personale, Gianni e Tonino..

mercoledì, gennaio 14, 2004

Mentre cerco una trasmissione televisiva che non tenti di convincermi dell'inutilità di una Corte Costituzionale, mi imbatto in "Extreme Makeover - Belli per sempre" su raiDue.
Qui il livello é adeguato alla mia condizione di "decerebrato".
Un gruppo di ragazzi bruttini si sottopone a una serie di indicibili torture pur di elevarsi al rango di "quasi passabili".       (Belloooo !!!!)
Io, telespettatore-voyeur mi appassiono subito al caso della povera Stacey.
Dott. FisherTM: Cara Stacey, ti racconto ciò che ti accadrà.
Stacey: Ok!      (Vai Stacey, tieni duro!)
Dott. FisherTM: Entrerai in sala operatoria, dove ti stenderemo con un'anestesia equina..
Stacey: Bene!      (Bene? Ma.. Stacey..)
Dott. FisherTM: Poi inizia l'intervento: ti tiriamo su le palpebre e ti aspiriamo il grasso proprio qui, sotto gli occhi..
Stacey: Ottimo!    (Stacey! Ha detto proprio che ti asp.. azz..)
Dott. FisherTM: ..poi limiamo questa gobba sul naso , ti fratturiamo la mascella e ti infiliamo una protesi nel mento.
Stacey: Fantastico!Meraviglioso!      (Nooo!!Stacey! Pensaci bene.. la mascella, il mento.. é pazzo!!)
Dott. FisherTM:Però, Stacey, devo avvisarti che durante questo intervento rischi la vita. Non é mai successo a un mio paziente, ma..
(Grazie Dott. FisherTM! Avvisala! Avvisala che può restarci secca!)
Dott. FisherTM:.. e anche se dovessi sopravvivere tieni conto che infezioni, necrosi cutanee e embolie gassose sono sempre dietro l'angolo!
(Rinuncia Stacey! Scappa!)
Stacey (preoccupata): E i lividi? In quanto tempo spariscono i lividi?
(Stacey, cazzo! Non potevi dirlo che provieni dal reparto "lobotomizzati"?)

martedì, gennaio 13, 2004

E allora un bel giorno, dopo un anno di quasi-inattività, ti ritrovi a prepararti per il solito colloquio di lavoro.
Già le immagini, le risposte:
- Il suo profilo è troppo alto, ma le faremo sapere..
- Il suo è un curriculum interessante, ma sa, il mercato..
- Non credo che saremo in grado di offrirle una posizione adeguata..
Ma quel giorno, guarda un po’, non è un giorno normale.
Il colloquio è in piazza Duomo (a Milano).
La moto è dal meccanico.
La macchina è dal carrozziere.
Il tram non passerà, i tranvieri sono in sciopero, a oltranza.
E allora ti adegui, ti rassegni, ti prepari.
Al colloquio ci andrai a piedi, e l’abbigliamento non sarà quello classico, da pinguino.
Anche tu protesti, oggi.
Si.
Infili la felpa, i jeans e le scarpe da tennis.. Tenti di domare (ma non troppo) i capelli con il gel “effetto bagnato”, esci e passeggi fischiettando per la città.
Ti presenti all’appuntamento un’ora e venti minuti dopo, un po’ sudaticcio, ma in perfetto orario. Non era mai successo: a memoria d’uomo NESSUNO ricorda di averti mai visto puntuale.
Bussi ( non c’è il campanello).
Ti aprono. Anzi, ti apre.
C’è una sola persona in ufficio e non è quella con la quale avevi fissato il colloquio.
Sorridi al “dottor Vattelapesca”, ti accomodi a un tavolo qualsiasi e inizi a dialogare.
Sei perfettamente a tuo agio: perché quello, ormai lo hai capito, non è un giorno normale.
E infatti, davanti a te non trovi una persona qualsiasi: ha avuto un percorso parallelo al tuo, ha conosciuto le persone che conosci tu, si è fatto, di queste persone, un’idea molto vicina alla tua. Ma soprattutto riconosci subito che “Vattelapesca” è un tuo simile..
Parli, sorridi, forse ci scappa anche qualche “tu”.
Poi all’improvviso il “dott. Vattelapesca” si rattrista e, con grande onestà, ti confessa:
- Noi cercavamo uno stagista.. ma.. se lei fosse disposto.. poi.. ci proveremmo.. ci proverei a ritagliarti, ehm, ritagliarLe una posizione migliore.. ma mi rendo conto che..
Le parole ti escono da sole:
- Si, sono disponibile. Ci vediamo lunedì.
Stenti a credere alle tue stesse parole, ma è così, ci vuoi andare: vuoi regalargli un mese e mezzo del tuo tempo.
E così ricominci da zero.
Un’altra volta.

Questo, ormai ti è chiaro, non è un giorno normale.

domenica, gennaio 11, 2004

Ora basta.
Dopo oltre un mese di concessioni alla mia inguaribile pigrizia ho deciso di sottrarmi alla vita larvale.
Ieri la coraggiosa decisione: cene pantagrueliche, cura del sonno (non meno di dieci ore per notte), bagordi con gli amici e abbuffate di buoni propositi aboliti per decreto!
Nuovo obiettivo: trascinare la mia carcassa bolsa fino in palestra.
Missione compiuta. E il mio corpo, sentitamente, ringrazia.
Domanda: perché deve farlo in maniera sempre così maledettamente dolorosa?
Forse è una sfida.. e allora via!
Destinazione: torneo di bridge !
Mi aspetto mal di testa martellante per almeno una settimana.

martedì, gennaio 06, 2004

Non so se tutti questi robottini che circolano per Marte daranno mai delle risposte. Tanto meno ci è dato sapere se quelle risposte saranno quelle che ci attendiamo.
Quello che però non mi sfugge è che rappresentano al meglio ciò che siamo: cercatori. Testardi, rozzi, inconcludenti, egoisti e irrispettosi cercatori.
Siamo “cercatori consapevoli”: il solo motivo per cui abbia senso essere uomini e non robottini.

domenica, gennaio 04, 2004

Sono il Tempo che ho perso
Sono un vecchio impaurito
Sono un lampo, uno sguardo, un tremore infinito.
Il mio Piano scordato è il mio solo compagno,
sono musica e strido, poi piaccio, poi piango.
Sono il Pazzo che osserva: vivo sotto il mio letto
Scrivo frasi sconnesse, viaggio naso all’insù,
sbatto contro qualcuno…
non mi scuso…sei tu !
Sono un Clown che saltella in un Circo di vita
dal futuro un po’ incerto e dal volto sbiadito
Ero vita, ero luce ero il treno che parte
Ora attendo in stazione: forse sono la morte.
Ero pelle che brucia, ero sole rovente,
ero mani ero labbra ero tocco leggero
ora sono un ricordo…un silenzio, un pensiero.
Ma rivedo gli specchi e gli abbracci e i bambini
Ora è tutto più chiaro, ora è tutto deciso:
Porto via il mio fardello...
Lascio a te il mio sorriso

sabato, gennaio 03, 2004

Al fresco(blu)
“…l'ex presidente di Parmalat, Calisto Tanzi, è stato visitato nel carcere milanese di San Vittore dai tre periti chiamati ad accertare se le sue condizioni di salute sono compatibili con la detenzione.
Secondo il professor Livio Dei Cas primario di cardiologia all'ospedale di Brescia, nominato dalla difesa, Tanzi «è molto prostrato».”
(Corriere)

A pensarci bene anch’io mi sento poco bene: avverto un inspiegabile quanto persistente senso di nausea.
Sarà un virus?
Sarà il latte scaduto?
Poco male, domani compro quello che dura di più..

venerdì, gennaio 02, 2004

Sopravvissuti e sopravviventi
Sopravvissuto al funesto brindisi, che quest’ anno ero in sciopero e per protesta nei confronti del 2003 non faccio più credito e non brindo più a scatola chiusa.. spiacente per l’incolpevole (per ora) 2004.
Sopravvissuto all’ imbecille che mentre sfuggo alla realtà e mi tuffo nel sempre dolce mare di “Star Trek - The cage” obietta: bisogna proprio guardare questo vecchiume?
A proposito.. chi diavolo sei tu per calpestare con i tuoi trampolosi tacchi i miei sogni di bambino? Con te non ci gioco più!
E di conseguenza:
Sopravvissuto al capodanno di canalecinque e al maritodelladefilippi che si dimena credendosi il sassofonista del “Muppet Show”.
Sopravvissuto all’umbertonesmailone che si traveste da Dylan Dog e canta come una cornacchia paciocca (suvvia umbertone.. Dylan Dog porta la 48 !!!).
Sopravvissuto anche a mammarai e al riporto dello schivo bobbisolo.
Mah.. sarà.. io preferisco la fantascienza al thriller.