mercoledì, dicembre 12, 2007
BNDPA
Quest’anno niente regali.
Mio fratello è avvisato.
Lo scorso Natale mi ha regalato un Bradipo Nano della Papuasia.
Dice che lo ha preso di ritorno da un viaggio ad Alba.
E’ il regalo più impegnativo dopo il decoder di Tele+ con abbonamento in addebito sul mio c/c.
L’abbonamento Tele+ lo puoi disdire: Il Bradipo Nano no, si affeziona.
Il Bradipo nano della Papuasia non esiste più in natura.
E’ stinto.
Mio fratello dice che è un Bradipo Nano della Papuasia Albino.
Il Bradipo Nano della Papuasia è, come tutti gli altri bradipi, un animale lentissimo, sia quando cammina in avanti, sia in retromarcia.
Purtroppo, come il suo fratello maggiore, ha la faccia come il culo.
Per capire quando è in retromarcia, il mio veterinario gli ha applicato un sensore come quello dei muletti. Se si muove in retro nelle ore lavorative bippa.
Il Bradipo Nano della Papuasia è un animale molto sensibile e per far capire che è scosso si serve dei suoi grossi artigli potentissimi, acuminati e affilati come cesoie.
Ho notato che il mio Bradipo Nano della Papuasia va molto d’accordo con le mie ex, forse per una questione di sensibilità comune.
Il mio Bradipo Nano Della Papuasia Albino (da qui, per comodità BNDPA) ha anche dei difetti: per esempio è Nano.
Certo, è anche Albino, ma secondo me non si è posto il problema perché si crede biondo.
Insomma: BNDPA ha il complesso dell’altezza. Ma siccome altezza è mezza bellezza e, con la faccia da culo, l’altra metà non si capisce dove si celi, BNDPA si è da subito posizionato in cima alle travi a vista del mio monolocale. Se ne sta delle ore a truciolare il mio soffitto penzolando a testa in giù (almeno, mi pare di aver capito che la testa sia in giù).
Visto che è nato in cattività le sbarre alla finestra non gli danno noia e, per favorire l’ambientamento, Filippo, un mio amico etologo, mi ha consigliato di piazzare dei teneri germogli di soia sopra gli armadi, in modo che se ne possa cibare quando finisce le Cipster.
Viste le orrende fattezze e le unghie, ho capito che prenderlo per la gola è più sicuro che pigliarlo per i fondelli. Di tanto in tanto quindi gli cucino un risotto al tartufo bianco di Alba (con il riso Basmati, però, perché in Papuasia non si trova il Carnaroli)…
Mio fratello è avvisato.
Lo scorso Natale mi ha regalato un Bradipo Nano della Papuasia.
Dice che lo ha preso di ritorno da un viaggio ad Alba.
E’ il regalo più impegnativo dopo il decoder di Tele+ con abbonamento in addebito sul mio c/c.
L’abbonamento Tele+ lo puoi disdire: Il Bradipo Nano no, si affeziona.
Il Bradipo nano della Papuasia non esiste più in natura.
E’ stinto.
Mio fratello dice che è un Bradipo Nano della Papuasia Albino.
Il Bradipo Nano della Papuasia è, come tutti gli altri bradipi, un animale lentissimo, sia quando cammina in avanti, sia in retromarcia.
Purtroppo, come il suo fratello maggiore, ha la faccia come il culo.
Per capire quando è in retromarcia, il mio veterinario gli ha applicato un sensore come quello dei muletti. Se si muove in retro nelle ore lavorative bippa.
Il Bradipo Nano della Papuasia è un animale molto sensibile e per far capire che è scosso si serve dei suoi grossi artigli potentissimi, acuminati e affilati come cesoie.
Ho notato che il mio Bradipo Nano della Papuasia va molto d’accordo con le mie ex, forse per una questione di sensibilità comune.
Il mio Bradipo Nano Della Papuasia Albino (da qui, per comodità BNDPA) ha anche dei difetti: per esempio è Nano.
Certo, è anche Albino, ma secondo me non si è posto il problema perché si crede biondo.
Insomma: BNDPA ha il complesso dell’altezza. Ma siccome altezza è mezza bellezza e, con la faccia da culo, l’altra metà non si capisce dove si celi, BNDPA si è da subito posizionato in cima alle travi a vista del mio monolocale. Se ne sta delle ore a truciolare il mio soffitto penzolando a testa in giù (almeno, mi pare di aver capito che la testa sia in giù).
Visto che è nato in cattività le sbarre alla finestra non gli danno noia e, per favorire l’ambientamento, Filippo, un mio amico etologo, mi ha consigliato di piazzare dei teneri germogli di soia sopra gli armadi, in modo che se ne possa cibare quando finisce le Cipster.
Viste le orrende fattezze e le unghie, ho capito che prenderlo per la gola è più sicuro che pigliarlo per i fondelli. Di tanto in tanto quindi gli cucino un risotto al tartufo bianco di Alba (con il riso Basmati, però, perché in Papuasia non si trova il Carnaroli)…