lunedì, maggio 03, 2004

Lo scempio:

«Cancellato tutto.
(Schiocco forte di un battito di mani)
Come il tempo che ho perso.
Ecco. Solo un altro click!
(schiocco di dita)
Cancellato ancora!
C’è chi cancella. Beato lui! E c’è chi tiene tutto. Conosco un tipo che, come me, conservava gli amori.
Vivi.
Palpitanti.
Cuori conservati in ghiaccio secco pronti per essere trasportati, sezionati, trapiantati.
Il suo continuum temporale era un eterno sovrapporsi di emozioni e spazi.
Era solo.
Come tanti.
Solo con i suoi amori.
Solo.
Con i suoi segreti.
Solo.
Con i suoi tesori.
E ostinato.
Ostinatamente convinto che tutto ciò che aveva vissuto con il suo amore puro, per nulla progettuale, potesse bastargli a sostenere il peso di una vita che sentiva ancora pienamente sua.
Ostinatamente circondato da donne che aveva amato e che ancora lo amavano, ma mai legato a quel suo passato, che sentiva parte di sé , ma che non poteva non lasciare andare.
Era solo contro tutto, solo e felice, nonostante tutto.
Ma non so quanto a lungo reggerà.
Quanto a lungo resisteremo.
Non ve lo nascondo, quel mio amico sta per cedere.
Ora lo chiamo Hannibal.
Aprendo il suo frigorifero, giorni fa, ho notato che chiude, chissà perché, il cartone del latte con il fermacapelli della sua ex-fidanzata.
Forse solo per ricordare quanto l’amò, forse per non cedere al tempo e continuare ad amarla ogni giorno.
Gli ho detto:
Amico! L’amore è leggerezza e noi siamo i sui giullari.
L’oggetto ed il ricordo sono solo feticci che il buon giocoliere non rimpiange di aver lasciato cadere!
Annuiva ma non mi ha creduto, Hannibal !
Hannibal ormai è ragione e follia.
Hannibal oramai è perduto.
Hannibal (lanciando il fermacapelli a Cinzia) non sa più amare..
Amare davvero.»